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Escursione Sibari-Rossano · 13 maggio 2016
Ore 11:00 Partenza dal Minerva Club Resort & SPA**** in direzione Sibari per visitare il Museo archeologico nazionale della Sibaritide che si trova tra il parco archeologico dell'antica Sybaris e la cittadina attuale di Sibari (frazione di Cassano all'Ionio, in provincia di Cosenza). La sede principale del museo è sorta negli anni novanta su progetto dell'architetto Riccardo Wallach. Il museo ospita al suo interno reperti che vanno dall'era protostorica della Magna Grecia fino alla civiltà romana, relative alle città di Sybaris, Thurii e Copia, e ai vari stanziamenti presenti nella zona compresi il Brutiume e l'Enotria, rinvenuti principalmente negli scavi di Parco del Cavallo, Casa Bianca, Castiglione di Paludi e Timpone Motta. Le testimonianze di maggiore interesse sono dei frammenti architettonici, i corredi tombali risalenti all'età del ferro e gli ornamenti religiosi del santuario di Atena del VI-IV secolo a.C. Di notevole importanza la tabella in bronzo con dedica appartenenti a Kleombrotos figlio di Dexilaos, cittadino sibarita vincitore di una gara ad Olimpia, risalente agli inizi del VI secolo a.C. Da qualche anno, una nuova sala è stata aperta con molti pezzi restituiti da vari musei stranieri, tra cui il Getty Museum statunitense.
Ore 13:00 Ritorno alla struttura per il pranzo.
Ore 15:00 Partenza per Rossano per visitare il Museo della Liquirizia, voluto fortemente dalla famiglia Amarelli, per presentare la storia di un prodotto unico strettamente legato al territorio. Una storia di lavoro, di cultura, di impresa, di tradizioni, che affonda le sue radici nella terra di Calabria, a Rossano, in Contrada Amarelli. Una storia da toccare con mano, da leggere, da ascoltare, da vivere nel Museo della Liquirizia "Giorgio Amarelli".
A seguire la visita del bellissimo e affascinante Castello di Corigliano Calabro.
L'origine del castello è legata alla figura di Roberto il Guiscardo (Roberto d'Altavilla), il re normanno d'aspetto gigantesco. Fu lui, secondo il suo biografo Goffredo Malaterra, a volere nel 1073 la costruzione di un fortilizio vicino a Rossano, nell'ambito della linea di difesa realizzata in Valle Crati tra il 1064 e il 1080. Rossano era allora ancora fortemente permeata di religiosità e cultura bizantina e frequenti erano gli episodi di ribellione verso i nuovi conquistatori. La vicina Corigliano, pur essendo solo un piccolo borgo arroccato sulla collina detta "del Serratore", poteva subirne l'influenza e Roberto non voleva correre rischi. Da qui la decisione di costruire il castello che, secondo la tradizione normanna, aveva non tanto lo scopo di proteggere il territorio da pericoli esterni, quanto di far sentire alla comunità il peso del potere dominicale.
Rientro al Minerva per la cena.